Cena della vigilia, pranzo e cena di Natale, pranzo e cena di Santo Stefano. Senza contare gli eccessi natalizi delle varie cene aziendali prenatalizie, gli aperitivi per scambiarsi gli auguri, capodanno e la befana… il 7 gennaio ci si ritroverà tutti sulla bilancia con la faccia da L’urlo di Edvard Munch.
Quali sono i suggerimenti migliori che noi Personal Trainer possiamo dare ai nostri clienti per perdere i chili accumulati durante le feste rispettando la salute del proprio corpo?
Ecco 5 consigli importanti che potrebbero tornare utili:
1- Non è necessario colpevolizzare il cliente per il cibo in eccesso. La socialità e la cultura legata al cibo fanno parte da millenni della nostra società. È meglio piuttosto dare un rinforzo positivo su quello che si farà da qui in avanti, sottolineando la nostra presenza come supporto in questo periodo delicato.
2- Suggerire ai nostri clienti di ritornare al loro sano regime alimentare abituale, senza prevedere periodi di digiuno estremo o l’attuazione di regimi dietetici troppo “particolari” o sbilanciati. Questo per ovviare ad un possibile effetto boomerang legato al già compromesso assetto di leptina e grelina (i due ormoni regolatori del ciclo fame-sazietà) ed altri squilibri fisici che potrebbero nuocere alla salute del cliente. Meglio tornare subito al sano regime alimentare di sempre, prevedendo magari una seduta in più di allenamento. Ricordiamo sempre ai nostri clienti “il tuo corpo non si deve accorgere che vuoi dimagrire”. Questo è il metodo migliore per farlo in modo sano. Ricordiamoci sempre che uno dei nostri principali obiettivi è educare a uno stile di vita sano.
3- Accertarsi che i nostri clienti assumano la giusta quantità di verdure cotte e crude e che bevano un maggiore quantitativo di acqua. L’assunzione di acqua e fibre infatti aiuta a regolarizzare e depurare intestino e fegato. Inoltre esse migliorano anche l’aspetto dei tessuti edematosi migliorando, ad esempio, l’estetica di cellulite e ritenzione idrica. Questo potrebbe essere un buon escamotage per riuscire ad aumentare in modo stabile il quantitativo di acqua assunto da quei clienti che fanno fatica bere. Per aumentare il consumo di acqua un altro suggerimento potrebbe essere quello di assumere delle tisane (al finocchio, digestiva, depurativa… se si cambiano frequentemente vanno tutte bene!!)
4- Evitare di suggerire l’utilizzo di integratori anoressizzanti o “blocca fame”. Non siamo pienamente a conoscenza di tutte le patologie manifeste o latenti che i nostri clienti potrebbero celare. Non possiamo sapere se l’integratore consigliato possa interagire in modo errato con altri farmaci che il cliente potrebbe prendere o iniziare a prendere successivamente senza avvisarci e soprattutto, non serve a nulla “aiutarsi” se poi una volta interrotta l’assunzione dell’integratore il cliente non è in grado di gestire la fame. Meglio procedere con più gradualità ed aiutare il cliente a gestire la fame con una buona azione di coaching.
5- Last but non the least: il cliente deve vedere coerenza tra quello che gli suggeriamo e quello che facciamo. Non possiamo suggerire di mangiare regolare e poi ci vedono che digiuniamo da tre giorni. Non possiamo sconsigliare l’uso di anoressizzanti e poi ci vedono assumere qualunque cosa.
I clienti sono come i figli: è importante dare il buon esempio, non farsi beccare in fallo e spiegare sempre perché.
Dr.ssa Valentina Delmonte, Ph.D.